Un Paradiso chiamato Rotterdam

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Rotterdam

Ci sono posti che non avrei mai pensato di visitare, figuriamoci di farli diventare casa mia; questo fino a quando non ho incontrato il mio Paradiso e ha un nome, si chiama Rotterdam.

Come ci sono arrivata?! Semplice amore per me stessa e per un lui. Eh sì, perché la mia voglia di evadere dalla bella ma “stretta” Sicilia si è perfettamente allineata ad un sentimento e al tentativo di costruire qualcosa di nuovo per me e nella mia relazione del tempo, quindi armata di valige, ombrello e dizionario sono partita alla volta dei Paesi Bassi!

No, non è tutto facile lì, devi fare i conti con la lingua e i suoi strani suoni, il clima rigido ed il cibo (da italiana è assolutamente rilevante il fatto di poter mangiare bene!) ma superati i primi scogli, avendo una buona base di inglese, vestiti pesanti e stomaco pronto a tutto ti ritroverai a pedalare in bicicletta con l’ombrello alla mano, come se fosse la cosa più normale della tua vita!

Perché a Rotterdam (ok è vero, in Olanda in generale) il mezzo di trasporto più usato e più importante è la “fiets”… in sella alla tua bici ti sentirai il padrone del mondo!

Ci sono tante cose da vedere in città, dalle più famose Cube Houses e il Markhtal, al suggestivo Ponte Erasmus, passando per il Porto Antico (Oude Haven) e il centro della città Beurs.

Il Ponte Erasmus a Rotterdam
Il Ponte Erasmus a Rotterdam

Ma quello che per me ha fatto di questo posto il Paradiso è il suo mix di generi, culture, architettura, parchi immensi in centro città, zoo, musei e storia. Rotterdam raccoglie in sè tanta storia ed è tutta lì, girando per le strade vedi il vecchio, che ha resistito ai bombardamenti della II Guerra Mondiale, e il nuovo che convivono in un apparente disordine ma straordinaria armonia!

Cosa più mi ha colpita? Quello che Rotterdam ti può dare grazie alla sua anima di metropoli chiusa in 319km². Le persone che vivono lì, la sensazione di essere parte di una nuova famiglia conosciuta per caso durante un Expats Event o mentre stai cercando casa sui mille siti e le pagine di Facebook. Il social diventa pane quotidiano ed è davvero utile. Chiunque sia un expat ha voglia di condividere la propria esperienza e dare consigli utili ai futuri “vicini di casa” o, perché no coinquilini; pullulano le pagine di” Expats in Rotterdam”, “Italiani (o francesi, tedeschi, ecc.) a Rotterdam” .

Trovare lavoro nel 2013 era un pò più facile di oggi, ad ogni modo il mio consiglio è sempre quello di imparare almeno l’inglese prima di avventurarsi, scaricare l’app di undutchables per essere aggiornati sui possibili lavori, che potrete filtrare sia per città che per lingua primaria, avere pazienza e voglia di rimettersi in gioco. Personalmente ho lavorato nel mondo IT cambiando 2 aziende e ho davvero imparato moltissimo.

Dal punto di vista burocratico quello che più mi ricorderò in modo positivo è la velocità per ottenere la residenza e fare , successivamente, iscrizione all’AIRE, aprire il conto in banca e avere la mia tessera sanitaria, credo di aver fatto tutto in 3 ore e 1 appuntamento al quale sapevo già con che documenti presentarmi previa telefonata!

Perché sono rientrata in Italia, quanto mi manca quel mondo e il progetto per ritornare ve lo racconterò, spero, a breve!

Intanto vi lascio sognare ad occhi aperti davanti alle mie foto preferite 🙂

Doe doe (ciao ciao)

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